Si salvi chi può!

Si salvi chi può! Ci sarà il finimondo!
E la mia non è una profezia
E vi assicuro che non mi confondo
E non è una rimata acrobazia
E’ tutto marcio ed immondo
non c’è ideale e ne democrazia
l’umanità è deteriorata dal profondo
ora vi saluto, mi ci tuffo nella poesia
è un mondo magico, che assecondo.

Miry

Pensiero acrostico… Saudade

Pensiero Acrostico... Saudade

Pensiero Acrostico... Saudade

Silenzio a sussurrar dolce nostalgia
Assenza tanto presente nell’anima
Un mix di tenerezza e solitudine
Distanza che accarezza dentro il cuor
Amore profondo inciso nell’anima
Dolore dolcemente balsamico
Eterno attimo di profondità.

Miriam Da Costa

Pensiero interrogativo… L’eterno dubbio

Pensiero interrogativo... L'eterno dubbio

Pensiero interrogativo... L'eterno dubbio

Vivere il pensiero profondo
Nella profondità del sentimento
Della tristezza del pensiero di questa incomprensibile umanità…
E’ forse questa mia capacità intrisa nell’oceano dell’anima
Che mi fa provare, riprovare nella mia incapacità per poi…

meglio fallire nella comprensione del mio essere umana?

Miriam Da Costa

* Piccolo tratto di un racconto dedicato al mio padre, il Mare.

* Piccolo tratto di un racconto dedicato al mio padre, il Mare.

* Piccolo tratto di un racconto dedicato al mio padre, il Mare.

…in quel momento mi era venuta voglia di piangere, ma non ho fatto come al solito, quando venivo afferrata dalle lacrime, non mi sono precipitata in casa a chiudermi in cameretta per soffocare la melodia del mio sacro pianto con il cuscino. Ho preso un quaderno immacolato, una penna benedetta, il mio profondo dolore e mi avviai verso la spiaggia, che in quel freddo pomeriggio era completamente deserta. Mi ero seduta sulla sabbia a guardare il mare e cominciai a versare l’oceano dell’anima sulle pagine bianche del quaderno, mentre scrivevo, mi ero dimenticata dalla voglia di piangere. Mi sentivo stranamente serena dentro il caos di quella turbolenta tempesta nella mia infanzia. Accarezzando la sabbia con i calli dell’anima e baciando la brezza con il respiro del cuore, andai incontro a quello che sarebbe stato il domani, ad un certo punto senti un richiamo, mi voltai un attimo e…lui mi guardava e con un spruzzo d’amore mi accarezzerò, fu allora che capì che lui sarebbe sempre stato lì ad aspettarmi per asciugarmi le lacrime. Lo salutai dicendo:
– Non ti preoccupare! Vado un attimo di là in cerca della mia felicità, ma tutte le volte che sarò stanca di cercarla di là… Tornerò a trovarla in te. Domani… so già che sarò qui davanti a te.

Miriam Da Costa

 

La lingua dell'anima

La lingua dell'anima

 

Fin dalla tenera età che cerco il dolce soffio delle parole che donano vita al profondo sussurro dell’anima, ma… ho ancora mille pensieri collegati al milione d’ emozioni sintonizzate con il miliardo di sentimenti, che ancora oggi non trovo il linguaggio per definirli e tradurli perfettamente. A volte il mio pensiero è soltanto una brezza, che appena sfiora i piccoli rami e le foglioline dell’albero del mio essere. Per la sua radice, il mio miglior pensiero non respira ne mangia vocaboli, ma germoglia l’essenza della parola, è per questo che fra tutte le certezze in parole che penso di possedere, la maggiore fra tutte, è che nulla di quel nulla che sono sarei se le parole non esistessero. L’anima mia ha tanto da dire ma… non ha ancora trovato la lingua umanamente possibile per esprimersi in tutta l’immensità della sua essenza. A volte mi sento l’anima come fosse il magma del vulcano, le parole che scrivo sono appena le sue lava.

Miriam Da Costa

… Pensiero… Figlia e Padre.

... Pensiero... Figlia e Padre

... Pensiero... Figlia e Padre

Penso che in ogni donna , anche nella più anziana, rimanga sempre in fondo all’anima quella composizione-bambina scritta/incisa con le lettere-sentimenti per la Poesia- Padre. Ogni volta che il mio cuore la declama i miei occhi versano sul mio viso il commento più bello e profondo.

Miriam Da Costa