Nella tarda notte
Mi sveglio grido potente
Da tutti i miei sensi
Inarticolato
Dargli forma
Nella poesia
È mio condizionamento
Benedetto
Dargli vita
Nella tua pelle
E’ mia incondizionata
Benedizione.
Miriam Da Costa
Nella tarda notte
Mi sveglio grido potente
Da tutti i miei sensi
Inarticolato
Dargli forma
Nella poesia
È mio condizionamento
Benedetto
Dargli vita
Nella tua pelle
E’ mia incondizionata
Benedizione.
Miriam Da Costa
E sono bocciolo
che sboccia
nudi petali
nella tua pelle
Germoglio
petali rossi
Scarlatti
Nella tua lirica
Erotica
Germoglio ancora desiderio
Sciolto nella brezza
Del nostro tempo
Primavera profumata
Essenza passione
Rimango avvinghiata
Nell’anima
Del tuo giardino
Di follie e voglie
Dentro la fioriera
Del mio seno
Mie mani
sudano versi
Nella tua pelle
E mi incido poesia
Nelle tue digitali.
Miriam Da Costa
Gli irreali Dei dell’antichità
Sono sempre più tristi
Sono sempre più muti
Si occultano nell’eternità
Degli assetati del mondo
Degli affamati di dominio
Degli assetati del sapere
Degli affamati di gloria
Perche non potreste essere uomini?
Emarginati del sogno deserto!
Dove regna la vostra morte e divinità?
L’eternità senza destinazione
Perche del nulla sorgete?
Divino corpo vivo senza ritorno
Perche voi, Dei, niente vedeste?
Di questa vostra cecità divina
Il prezzo pagaste molto caro
Ma chi vi ha fatti Dei?
Signori dell’eternità cieca
La mia terrena coscienza
In pensieri, vi ringrazia all’infinito
In voi, padroni dell’eternità
I miei vivi versi non credono.
*Se pisas na minha inteligencia, nao posso acariciar a tua.
*Se calpesti la mia intelligenza, non posso accarezzare la tua.
C’è sempre quel sentiero di sassi che attraversa il bosco e va verso il mare
C’è quel sapore che ancora respiro fra le sue pietre e fogliame
C’è quel profumo che sempre più assaporo nel suo arcobaleno di colori
C’è quella poesia che da sempre mi nutre nella sua melodia
E’ mio destino posare i piedi dell’anima dentro i suoi sussurri
Ed è la ghiandola del mio cuore dove germoglia il sudore delle lettere
E sono le tempeste del mio sacro tempo che incidono versi nel fertile terreno
E sono le brace che ardono nella memoria e mi accende fuoco di poesia
E sono cenere colorate di serenità che dormono avvolte in sogno e realtà.
C’è quel sentiero nell’immensità della vita battezzata d’anima.
Miriam Da Costa
Il cielo ci dona i suoi versi bagnati
Che per la Terra sono assai sospirati
La Primavera è sempre dentro l’anima degli innamorati.
Il governo è diventato il serial killer della società
questa non è più politica , è pura crudeltà
ormai è un’utopia anche il social sussidio
portando sempre più, la gente al suicidio
nella politica di questi giorni, non vedo più grazia
se questa per il popolo, è diventata solo disgrazia
non basta la crisi, ogni giorno c’è una nuova tassa
diventa difficile non aver la morale bassa
mi domando , ma così dove si finirà?!
la gente, sempre di più, nel culo prendere dovrà?!
senza più nemmeno il diritto di urlare?!
ma solo di farci spietatamente inculare?!
sempre più cara è anche la benzina
non rimane più soldi nemmeno per comprar la vasellina
chi possiede un pezzetto di terra e almeno una gallina
è sicuro della bontà dell’uovo, ogni mattina
ma chi null’altro c’è, ma solo bollette e mutuo da pagare
come fa alla famiglia dare da mangiare?!
non ci rimane che mandare questo governo a cacare
questa non è una vera soluzione
ma sarebbe una grande soddisfazione
guardare in faccia i professori che ci insegnano le disperazioni
e fargli sentire che sono dei veri merdoni.
Scusate l’uso di questo insolito vocabolario da parte mia
Ma per questi politici ,non provo più neanche un briciolo di simpatia
E che piaccia o no… dico la mia con fierezza
Su questi bastardi e della loro schifezza.
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