Testimone quotidiana

TESTIOMENE QUOTIDIANA

TESTIMONE QUOTIDIANA

Non mi procedi questo tempo di dolore
Comune tristezza del “viver”
Falsi sorrisi in tristi labbra
No! Non mi procedi questo morir!
Poto i rami putrefatti e senza vita
Lascio volar via le foglie secche
Mi permetto impregnar di melodia
Chiare conquiste dell’anima
Per volar serenamente in alto
Sopra i vuoti delle maschere
E contemplar estasiata del mio io
I portoni illusori dei castelli altrui
Legni foschi
Legni perforati di paure ed abissi
Cadendo al primo sorriso
D’elogi provvisori
Che non lasciano segni
Ne scie profumate
E volo serenamente alto
Per inebriarmi d’anima
Tempo ed essenza
La saudade è il mio petalo quotidiano
E’ presenza odorosa
Essenza di vita rigogliosa
Più d’un semplice profumar
E nessun sogno mio
Si alza in volo senza sole
E nessun desiderio mio
Si versa in mare senza linfa
Vita!
E’ il tutto nel tutto di me
E prende volo la parola
Quando le lettere germogliano nei fogli
– Terreni dell’anima –
Con il vento dell’ispirazione
Le veste della parola mi fanno ostaggio
– Di me stessa –
Quel che voglio è del sogno profumato
Poesia
Senza essere sabbia
Nella tempesta di vita
E’ l’essenza della parola
Tessendo l’ arte
Senza essere ragnatela
Un unico vero sorriso
Profumato di vita
A me rivolto
Vale tutti i versi del mondo.
Questo triste tempo di falsità del mondo
Non mi appartieni
Felicemente isolata
Appartengo al sorriso della poesia
Testimone quotidiana del mio esistere.

Miriam Da Costa

Come fior nella Primavera

COME FIOR NELLA  PRIMAVERA

COME FIOR NELLA PRIMAVERA

In un circolo si fondono
L’infinito orizzonte
Il mare
Ed il cielo
In un circolo mi vedo
Piccolina nell’immenso
Derivando versi
Nelle gocce di rugiada
Che cadono in boccioli socchiusi
Nella freschezza della sera
Nudità dove si accoppiano
Il foglio ed il petalo
Lodando la Primavera
Sperando il sole caldo albeggiar
Apro le mie braccia gioiosamente
Alla rinascita della natura
Come ragazzina emozionata
Ringiovanita in amor trascendente
In me si accoglie
Colore e profumo
Vita
Come fior nella Primavera.

Miriam Da Costa