Fra incubo e realtà…

Ho fatto un sogno dove ero in un salone insieme a Grillo, Berlusconi e Bersani
nel sogno ero abbastanza a mio aggio accanto a loro tre
tanto da rivolgermi ad ognuno di loro con la seguente domanda:

– Cosa farai per ricostruire l’Italia?

E loro mi risposero così:

“- Farò la guerriglia in Parlamento, ma sopratutto nelle piazze e nelle strade!” ( rispose Grillo)

“- Farò tanti bunga-bunga ed aiuterò chi mi aiuterà.” ( rispose Berlusconi)

“- Farò quel che ho sempre fatto e che fan tutti, ossia, solo gli interessi miei.” ( rispose Bersani)

Ad un tratto un raggio di luce mi aveva infastidito gli occhi, ho guardato bene ed avevo capito che era il sol del mattino che dalla finestra mi trasferiva da quel che credevo fosse solo un terribile incubo alla terribile e preoccupante realtà.

Miry

Essere IO o… essere vile

Alena Plihal

Alena Plihal

 
Volevo temere la penombra
i tuoni
i lampi
mostri del buio
ma l’essere umano
mette più paura
 
Essere Io
o essere vile…
la pavidità
non è una’arte che fa eternare
nella codardia
nulla si eternizza
nemmeno l’anima

L’inferno infernale
non è tanto lontano
é proprio lì a due passi
è davanti agli occhi
subito dopo il dove
nulla si nasconde
ed è più vicino che la distanza
della distante fuga
non tarda molto
ed arriva per qualsiasi
uno di noi

L’ingresso al paradiso
non è gratuito
e quando arriva
non rimane tanto
non permane più di tanto
giusto il tempo
di non vedere più l’inferno
lì a due passi
lì davanti agli occhi
subito dopo il dove
nulla si nasconde.

Miry

*Dipinto di Alena Plihal ( russian painter )

Umana Impotenza

 

Lisa Simpson

Lisa Simpson

Piango per la mia umana impotenza
dinnanzi alla disumanità che regna con prepotenza
Sono soltanto un fragile uccellino
che canticchia il suo rimato ritornellino
sognando un mondo diverso
il mio canto ora è triste e non c’è verso
perchè è tutto molto triste e complicato
l’essere umano è assai indemoniato
vorrei non avere occhi ed essere cieca
davanti a quel che la mia vista depreca
vorrei non avere orecchie ed essere sorda
dentro a tutto il disumano frastuono che assorda
vorrei non avere cuore e non sentire
accanto a tutta questa crudeltà e non soffrire
in questo mondo, vorrei non esserci ma ci sono
e la mia triste rima è il mio sentito dono ♥

Miry

*Specchio dell’anima*

Insegnami a vivere!
Imploro davanti allo specchio.
L’altra rimane a guardarmi fissa negli occhi,
osservandomi perplessa,
completamente muta,
senza la minima idea
di come rispondere.
La guardo fissa negli occhi,
insisto nell’implorare e…
lei non più perplessa e ne muta
sorridendo mi supplica:
Perdonami, anima poetica
Sono io che ho bisogno
che tu mi insegni a vivere
In questo mondo così difficile da capire,
così assurdamente sbagliato
Dove io, sbagliata mi assurdo.

Miriam Da Costa

Oh! Tristezza!

Oh! Tristezza!

Oh! Tristezza!

Oh! Tristezza!
Vieni con me
Ti porterò al mare
Vieni a vederlo
E poi…
Vieni ad annegare nelle acque
Di questi miei occhi castani
Occhi bagnati dall’Oceano
Occhi illuminati dalla luna.

Oh! Tristezza!
Capiscimi bene
Non mi fai paura
Che ho sempre cercato
E cerco sempre
Di fare del mio meglio
Per non dimenticarti
Che valore darei alle gioie
Se non ci fossi tu?!

Oh! Tristezza!
Io guardo il mare
Guardalo anche tu
Io raccolgo i miei sogni
Sogni seminati nel suo profondo
Sogni protetti nel regno di Nettuno
Oh tristezza
Vieni con me
Ti farò accarezzare la mia fragilità
E poi…
Ti abbraccerò con la mia forza.

Oh! Tristezza!
Vieni con me
Ti porterò al mare.

Miriam Da Costa

Guerra e Pace

 

GUERRA E PACE

GUERRA E PACE

Ora!
Voglio incidermi
Di più
In te.
Adesso!
C’è il desiderio intenso
Forte
Volare
Alto, fin dove arde di più
Brace
Calore
Entrare nel tuo cielo
In totale rivolta stellare
Pura guerra di passione
Rosso Colore
E odore
Gli occhi non si fermano
Penetrano e incidono
Verso e inverso
Della tua galassia
Luminosi come raggi di fulmini
Ti afferrano
Ti trascinano
Le labbra si posano ,
Mangiano
Bevono
Vivono
Tua bocca
Tua lingua
Tua saliva
Tutto pura poesia
Sciolta e sensuale
Nella mia stella cadente
Nel tuo cielo di fuoco
Guerra
Nella mia linfa in versi
Sussurri e sospiri
Baci e sguardi
Avvinghiati
In verso
Pace.

Miriam Da Costa

… Pensiero… Figlia e Padre.

... Pensiero... Figlia e Padre

... Pensiero... Figlia e Padre

Penso che in ogni donna , anche nella più anziana, rimanga sempre in fondo all’anima quella composizione-bambina scritta/incisa con le lettere-sentimenti per la Poesia- Padre. Ogni volta che il mio cuore la declama i miei occhi versano sul mio viso il commento più bello e profondo.

Miriam Da Costa

Gocce e Perle

GOCCE E PERLE

GOCCE E PERLE

Piove!
Calma e cadenzata pioggia di tiepide lacrime mie
Le desolazioni di questo mondo mi accarezzano la mente
 Le fedele gocce di questa agrodolce pioggia mi bagnano
Casualmente…
L’anima mia li sente nelle vene che vibrano
Fra le dite, la carta e la penna
La struttura di questa pioggia ritmica di dolori e sogni di pace
E piove
Fuori nel mondo
E piove
Dentro l’anima
Piango per il mondo
E piango per me
Piango per i fatti e disfatti
Passati
Presenti
Futuri…
Per i nuovi dolori
E per i tatuaggi dei vecchi
Piango per l’intense gioie vissute
E per le tristi tristezze presenziate e sentite
Piango per quel ho avuto
E piango per quello che non ho saputo avere
Piango per quel che non ho avuto
E piango per quello che non ho saputo volere
Piango per il sogno che non ho inventato
Piango per il grano trebbiato che sprecai
Piango per i dolci che rifiutai
Piango per il grido sordo che lasciai da dire
Piango per l’albeggiare di chimere
Crepuscolo senza proposito…
Io piango!
Prostata sono in questa febbrile pioggia.
Si mescolano in me
L’acqua benedetta dell’immenso padre cielo
Con le gocce della piccola anima mia
Già non so distinguere dal mio viso
Pioggia o lacrime
I miei occhi superficiali non contengono
Queste profonde perle che mi inondano
Scorrono in me
Scivolano nella pioggia…
In un filo a catena di gocce
-perle lacrime-
Cala dell’anima mia
Senza porto…
Senza fermata…
Ad accogliersi nella conchiglia Oceano.

Miriam Da Costa