Paradossalmente

Paradossalmente

Paradossalmente

I miei piedi da sempre incisi nel suolo come radice d’albero di savana, mai furono sufficienti per evitar quella profonda leggerezza dell’essere, che come nuvola fugacemente perenne, si incontra nella divina perdizione nell’universo della poesia in evanescente eternità della mia profana esistenza.

Miriam Da Costa

Pensiero… Nella montagna di lettere e sassi

Pensiero… Nella montagna di lettere e sassi
Pensiero… Nella montagna di lettere e sassi

Nelle pagine del mio sentiero
Inciampo nelle parole come nei sassi
Lettere e piedi
Sono le mie zone di resistenza

Miriam Da Costa

Le calle continuano a scrivere profumo nella brezza

Le calle continuano a scrivere profumo nella brezza
Le calle continuano a scrivere profumo nella brezza

I miei piedi desiderano calpestare silenzi

d’un albeggiare grigio e calmo

non è pretesa, è predare

spogliarmi dalle spine d’un tempo

attingere nuvole in due salti

sorbire mare profondo

sfogliare un poema

petalo a petalo

aspirare la sua essenza

-assenza-

ma disconosco e non merito …

il segreto del tuo sole

rimango in penombra

in questo mio mattino

le mie calle

giocano con la brezza

esalando versi

Fino a quando questa stella

mi abbraccerà ?

Fino a quando questa stella

mi consolerà?

Fino a quando questa stella

mi avvolgerà?

come tu, mamma,

non hai potuto..

non hai voluto…

Piango!

E le mie calle

annaffiate

continuano a scrivere profumo

in questa brezza

saudade

assenza.

Miriam Da Costa