Preferisco l’umile saggezza che l’analfabeta può donare
che l’arrogante conoscenza che molti letterati ed insegnanti
riescono a dimostrare.
Miry
* Dipinto di Camille Engel (EUA)
Spesso quando leggo qualcosa di profondo che porta la mia autoria
Vengo pervasa da una forte emozione
Il saper d’aver donato al mondo qualcosa di buono di me
Mi dona gioia.
Ma… spesso mi capita chi mi domanda:
“Queste parole l’hai scritte te?”
Con semplicità rispondo sempre di si senza aggiungere altro, ma…
Rifletto al perche mi pongono questo stupore e/o dubbio,
come se nel mondo fosse strano o impossibile quel che dovrebbe
semplicemente esistere, ossia, il sussurro o l’urlo ( a secondo)
di un’anima.
Ed in silenzio mi rispondo:
-No! Non sono stata io a scrivere queste parole.
E’ stata la penna che avevo in mano a versare l’inchiostro dell’anima mia.
Miriam Da Costa
Dipinsi un poema con profumo di gioia
Fu presa d’assalto dall’ispirazione
Con lacrime d’emozionata riconoscenza
Ho annaffiato i suoi semi
– Vocali e consonanti –
Dentro il mio più grande giocare
Che è il non giocar con le parole
Quando sono più che consapevole
Che in loro esistono e vivono
Quel che mi nutre
Mi divora
Il sublime nome in ogni verso
In attesa che sceglie
Il mio sentire
-Amore-
Il mio donare
-Rispetto-
Il mio vivere
-Passione-
Nel sublime divertimento
D’esser ladra
Rubando le parole dall’anima
Mascherandomi di poeta.
Miriam Da Costa